27 MARZO 1960
Il 27 marzo 1960, all'età di 66 anni Alfredo Stola viene a mancare dopo una malattia, circondato dall'affetto dei figli Giuseppe, Francesco e Roberto.
Come da suo preciso desiderio, la camera ardente è allestita all'interno del laboratorio.
La famiglia, gli operai tutti lo vegliano giorno e notte fino al funerale.
Quella mattina anche la comunità di "Borgo San Paolo" con una sentita partecipazione viene numerosa a salutare "Monsú Stola" come veniva chiamato da tutti.
1960 l'ultima immagine di "Munsù Stola" così era chiamato da tutti.Torino 30 marzo 1960 in Via Issiglio di fronte ai civici 38 e 40 la comunità di Borgo San Paolo per l'ultimo saluto.
Torino 30 marzo 1960 il corteo funebre in via Monginevro. La bara è trasportata dai modellatori, a destra si riconoscono Carlo Bordone e Francesco Nada. Alla destra di Nada si riconosce Fabbris e alle sue spalle
i fratelli Stola. Il primo a destra è Ranzato.
I tre fratelli, per la grande riconoscenza verso il Padre, subito cambiano la denominazione sociale in "ALFREDO STOLA & FIGLI" e gli subentrano già ben preparati alla guida della società.
Primavera 1960. L'ultimo bilancio economico definitivo di Alfredo Stola dell'anno fiscale 1959,
con un utile lordo di £ 17.662.929.
Il 26 luglio 1960, dal matrimonio di Francesco Stola e Aimo Maria nasce a Torino il piccolo Alfredo, il cui nome di battesimo é in ricordo del nonno Alfredo, scomparso appena quattro mesi prima.
Alfredo verrà poi battezzato il 4 agosto 1960 presso la parrocchia di Gesú Buon Pastore sempre in Torino , e il padrino e la madrina saranno Roberto Stola e Aimo Annetta.
1961 Francesco, Maria e Alfredo in corso Trapani 1791963 Alfredo Stola sulla Fiat 1500 Cabriolet di suo Papà.
1962 Francesco Stola con Alfredo a San Grato di Villanova.
1960 Master Model Lancia Flavia Coupè Pininfarina.
1960 Master Model Lancia Flavia Coupè Pininfarina1960 in Via Issiglio 38 Michele Comba e Carlo Bordone.
Torino Agosto 1960, il Master Model della Lancia Flavia Coupè in partenza sul camion destinazione lo stabilimento Pinifarina. In questa fotografia si può notare la Fiat 1100 cassonata di proprietà della ditta Alfredo Stola. A fianco del Master Model Lancia caricato sul camion si vede il palazzo della famiglia Stola finito.
Via Issiglio 38 Agosto 1960 il master model della Lancia Flavia Coupè Pininfarina ultimo progetto diretto Alfredo Stola. Nelle foto Francesco Stola posa per una foto ricordo prima della consegna.
In quegl'anni la riservatezza non era assolutamente richiesta.
Ottobre 1960 La Morra, pranzo domenicale offerto dalla ditta per festeggiare la consegna del modello Lancia Flavia Pininfarina. Sono ricoscibili a destra di schiena Carlo Bordone Francesco Stola e Zenoni, in piedi Renato, il primo seduto a destra Giuseppe Stola e al suo fianco Peiretti.
Da lì a poco, con l'ulteriore sviluppo tecnico delle industrie chimiche Ciba e Bayer riguardante i nuovi materiali resinosi, iniziati qualche anno prima e sperimentati proprio nella modelleria di Torino dalla metà degli anni '50, si apriranno grandi opportunità.
L'utilizzo di queste innovazioni, che all'inizio venivano chiamate "legni plastici”, attirerà nuovi clienti internazionali come Nsu, e American Motor, per la realizzazione dapprima degli stampi in resina dei singoli particolari e poi a seguire dei veri e propri "Master Model" di automobili complete.
Questi materiali, rispetto al legno, garantivano molta più stabilità dimensionale, con il risultato di migliorare la qualità finale delle automobili prodotte in serie.
Gli anni che seguono sono in linea con il boom italiano degli anni '60; si lavora praticamente tutti i giorni, facendo festa solo la domenica pomeriggio e non sempre.
Lancia, Alfa Romeo, Fiat, Autobianchi, Innocenti, Bertone, Osi, Om, Pininfarina e Iso Rivolta, Nardi, oltre le straniere già citate sono i clienti di quel tempo.
1962 Master Model Fiat 850 T.
1962 Master Model Fiat 850 T Da sinistra In piedi Carlo Bordone e Francesco Stola, seduti Francesco Nada, Giorgio Rossetti e Aldo Peiretti.
1962 Mascherone di assemblaggio e controllo in resina della Ferrari 330 GT 2+2 Pininfarina.
1962 Mascherone Ferrari 330 GT 2+2 Pininfarina.
1962 Da sinistra Michele Comba, Aldo Fonda, Gino Rossetti e Carlo Bordone.
La Ferrari 330 GT 2+2 Pininfarina sarà l'auto personale di Enzo Ferrari, che userà per molti anni. L'Alfredo Stola & Figli nel 1963 costruirà il solo mascherone di controllo assemblaggio per Pininfarina. Lo stilista di Pininfarina per questa 330 GT fu Tom Tjaarda il quale fece diverse visite dagli Stola in via Issiglio 38.
1963 Master Model Fiat 850 Coupè.
1963 Master Model Fiat 850 Coupè.
1963 Master Model Fiat 850 Spider Bertone.
1963 Master Model Fiat 850 Spider Bertone.
1964 Master Model Fiat 1100 R.1964 Master Model Ford Anglia Torino.
1964 Master Model Fiat 238 verniciato da sinistra Aldo Peiretti, Gino Rossetti, Francesco Stola,
Luigi Ivaldi e Francesco Nada.
1964 Master Model Alfa Romeo Spider Pininfarina.
1964 Master Model Alfa Romeo Spider Pininfarina.1964 Master Model Alfa Romeo Spider Pininfarina.
Una parentesi tra la costruzione dei modelli dimostrativi e i Master Model, è costituita dalla commessa per l'Autobianchi per la sola produzione in vetroresina di tutti i particolari esterni della scocca e delle ossature della spider tipo Stellina.
Una commessa di lavoro la cui produzione avviene fra il 1963 e il 1965 per un totale di cinquecentotre esemplari, innovativa per il risparmio di peso e inattaccabilità alla corrosione.
Innocenti Stellina 800, in produzione dal 1963 in 503 esemplari i cui particolari di carrozzeria sono stati tutti prodotti alla Alfredo Stola & Figli.La Alfredo Stola & Figli, con una squadra di resinisti, all'interno del laboratorio di via Issiglio realizzerà tutti i particolari in vetroresina dell'intera produzione ricambi compresi.
È probabile che questa Autobianchi sia stata la prima automobile in resina costruita in Italia grazie ai nuovi prodotti chimici disponibili sul mercato.
Nello stesso preciso anno, per la cronaca, la Porsche metteva in produzione in Germania la tipo 904, la cui carrozzeria era anch'essa in fibra di vetro, per un totale di centoventi esemplari.
1964 La squadra adetta alla produzione dei particolari in fibra di vetro della Autobianchi Spider Stellina da sinistra Sellan Sante, Ranzato, Valentino, Nada, Sanna, Lombardi, Bambino.
1964 Gli insiemi degli stampi in resina con struttura in legno in prova per verifica accopiamento fra loro della Stellina.
Torino 1963 in via Issiglio 38 una foto ricordo di Francesco Stola, al centro, con alcuni dei suoi modellatori. in piedi da sinistra Sellan Sante, Fabbris, Francesco Stola, Comba e Bambino sotto Gastaldello, e Ranzato Antonio.
Torino 1964, di fronte al civico 38 di via Issiglio. Francesco Stola con il figlio Alfredo e la sua Maserati Sebring.