AUTUNNO 1992
Nell'autunno del 1992, per la prima volta la Ferrari richiede alla STOLA s.p.a. un’ingegneria “completa” della carrozzeria, delle sue finiture esterne e dell’interno per il progetto F133, la loro futura 12 cilindri che poi verrà chiamata 550 Maranello.
Questo lavoro, così importante per la Ferrari, è il risultato dell’integrazione dei progettisti Autec-Stola diretti da Gottardo Bustreo per la parte tecnica e Carlo Biassoni per quella gestionale.
Dai modelli di stile esterni e interni ricevuti dal Centro Studi Pininfarina di Cambiano, con i tecnici della Ferrari si lavorerà ininterrottamente per oltre due anni fino al 1995.
La prima attività svolta è la scansione completa dei due modelli di stile arrivati da Cambiano, con l’obiettivo dei reparti superfici-modelli della STOLA s.p.a. di realizzare le superfici di classe A, e i due relativi Master di Verifica Matematiche per esterni e per interni.
Questi specifici lavori saranno seguiti in prima persona da Massimo Stola, Carlo Mantovani e Vittorio Della Rocca insieme ai loro Team.
Il Master sarà validato dall'Ingegner Ramaciotti per Pininfarina e dall'Ingegner Rossi per la Ferrari, e segneranno l’inizio vero e proprio della progettazione, visto che in Stola parallelamente si erano già svolte le attività di pre-fattibilità di stile eseguite da Roberto Arpini e Giovanni Galimberti.
Nella primavera del 1993 in Stola, Gottardo Bustreo incarica come Capo Progetto Franco Rabaioli, che si interfaccerà con l'Ingegner Maurizio Rossi assistito da i suoi collaboratori Riccardo Ugolini e Vincenzo Matullo con decine e decine di viaggi tra Maranello, Cinisello Balsamo e Rivoli.
Inizia così la fase della definizione degli studi per carrozzeria, che coinvolge per quanto riguarda la lamiera d’acciaio il pianale, le fiancate, il padiglione, le quattro parti mobili e tutte le relative strutture interne, e per le parti plastiche i paraurti, le fanalerie e le due minigonne.
Parallelamente il Team degli interni si occupa della definizione studi dei particolari plancia porta strumenti, mobiletto, pannelli porta, rivestimenti padiglione e baule.
Questa fase di progettazione nelle tre direzioni appena descritte è molto importante in quanto definisce le soluzioni tecnologiche atte a mantenere da una parte l’estetica richiesta dallo stile e dall’altra i costi finali dell’automobile.
Ferrari, Stola e i tanti codesigners che realizzeranno poi i particolari di produzione lavorano insieme in un unica piattaforma per raggiungere gli scopi comuni: massima qualità con soluzioni tecnologiche d’avanguardia ad un costo corretto.
Raggiunti gli obiettivi inizia la progettazione in 3D di ogni componente finalizzata alla costruzione degli stampi definitivi per la produzione.
La validazione dei progetti 3D avviene attraverso verifiche con sistemi elettronici virtuali e successivamente in pratica su i primi prototipi realizzati a Maranello.
Questa attività di grande responsabilità, per il progetto F133, viene affidata alla STOLA s.p.a. e sarà seguita da Gianfranco Morlacchi, si svolgerà per gran parte del tempo presso gli stabilimenti Ferrari.
La Ferrari 550 Maranello verrà presentata nell’estate 1996 sul circuito del Nürburgring, e l’Ingegner Amedeo Felisa inviterà Carlo Biassoni, Gottardo Bustreo e Giovanni Galimberti in rappresentanza di tutti gli uomini della Stola a questo indimenticabile evento.
Sempre con lo stesso gruppo di uomini, all’inizio del 2000 per Ferrari in STOLA s.p.a.viene realizzata la progettazione della F133M la versione modificata che sarà poi chiamata 575M Maranello.
Interventi di restyling sugli esterni e gli interni, e l'installazione del nuovo motore e cambio automatico saranno le attività svolte fra le sedi di Cinisello Balsamo e Rivoli.
Per entrambi i progetti F133 e F133M l'Ingegner Paola Busato dalla sede di Rivoli gestirà la distinta base e nell'occasione il ruolo di collegamento tra i Team Stola e Ferrari anche con frequenti viaggi a Maranello.