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DICEMBRE 1991

Ancora nel dicembre del 1991, la Fiat richiede alla STOLA s.p.a. di realizzare un modello porte apribili per due  loro Show Car elettrici da utilizzare per dei test e presentare in un futuro Salone dell'Automobile.
Il suo nome è Downtown, e il disegno è di Roberto Giolito, capo dell'Advance Design Fiat. 
Dal modello esterno e interno verrano inoltre costruiti gli  stampi per produrre due set di particolari in  alluminio e fibra di vetro che, una volta consegnati in Fiat al centro esperienze dirette da Cavallier Rodolfo Gaffino Rossi, saranno assemblati in due prototipi gemelli.
In occasione dell'inaugurazione del Salone di Ginevra nel marzo del 1993, l'Avvocato Gianni Agnelli guiderà il prototipo dalla General Aviation ginevrina fino allo stand della casa torinese.

011991/1992 i disegno originale della Downtow
di Roberto Giolito
021991/1992 disegno originale della Downtow
di Roberto Giolito

031992 Alcune fasi della costruzione del modello see through della Downtown.

051992 Chris Bangle in un momento di relax dopo il lavoro in Fiat modella la Downtown col camice
della STOLA e la cravatta sotto di esso.

061992 In centro si riconosce Robaldo.

071992 realizzazione del frame in alluminio per lo studio degli interni.

081992 Marco Goffi e Lucio Giarolo. 091992 Mauro Palman e Alfredo Stola.

101992 Roberto Giolitto nel suo ufficio in Fiat. 111992 E. Cressoni, R. Giolitto e alla guida Peter Devis.

121992 Roberto Giolitto e Darrin Caddes 131992

14Torino 1992 Si riconoscono a destra Vittorio Della Rocca, Alberto Sasso, Rodolfo Robaldo, Zanini e Ardagna.

151992 L'ingegner Alberto Sasso e il Capo Squadra Zanini.

 

18Ottobre 1992 foto ufficiale della Fiat Downtown grigia prima di essere spedita in Fiat al Centro Sperimentale per i test.19Ottobre 1992 foto ufficiale della Fiat Downtown grigia prima di essere spedita in Fiat al Centro Sperimentale per i test.

20Marzo 1993 Foto ufficiale della Downtown prima del Salone di Ginevra. Questa di colore verde fu realizzata al Centro Sperimentale Fiat con gli stampi del primo Showcar grigio utilizzato per i test.

 

GENNAIO 1992

011992 L'Ingegner Enrico Fumia direttore
del Centro Stile Lancia.
02Disegno originale della Lancia Y dell'Ingegner
Enrico Fumia.

Nel gennaio 1992, il Centro Stile Fiat-Lancia incarica la STOLA s.p.a. di sviluppare due proposte di modelli di stile di esterni e di interni per la nuova Lancia Y in sostituzione della Y10.
I modelli sono richiesti in "hard material" e "see through", fresati da matematiche fornite da Lancia e rifiniti a mano con incluse tutte le modifiche di stile necessarie.
Un modello è disegnato dall’Ingegner Enrico Fumia, direttore del Centro Stile Lancia, e il secondo dall'Architetto Massimo Gay, mentre gli interni da Greg Brew.
Il modello prescelto per la produzione sarà quello disegnato dall'Ingegner Enrico Fumia.

 

031992 La STOLA spa realizza due modelli di stile
della Lancia Y.
031992 La STOLA spa realizza due modelli di stile
della Lancia Y.

041992 la STOLA spa realizza due modelli di stile della plancia porta strumenti.041992 la STOLA spa realizza due modelli di stile della plancia porta strumenti.

 

INVERNO 1992

Nell’inverno del 1992, il Centro Stile Alfa Romeo di Arese, diretto da Walter De Silva, per la nuova Alfa Romeo 166 incarica la Stola s.p.a. di costruire il modello di stile degli esterni.
Vengono realizzate le matematiche delle superfici di stile di classe B e C in trasferta presso il centro stile di Arese su precise indicazioni di Wolfgang Egger.
Il Team residente della Stola è composto da i matematizzatori Carlo Mantovani, Adriano Rossi e Gianfranco Cappa con il supporto di Giancarlo Besana per gli studi tecnici di prefattibilità.

01Torino 1992 La STOLA s.p.a. realizza il modello di stile degli esterni dell'Alfa Romeo 166 su indicazione del direttore del Centro Stile Alfa Romeo Walter De Silva. Successivamente nel 1994 verranno realizzate le superfici di classe A e la fresatura del Master verifica matematica.

A Torino, in Via La Thuile 71, viene  fresato il modello di stile, e subito dopo  saranno  eseguite tutte le modifiche manuali richieste dai designer  Egger, Rosti, Favilla e Giavazzi.
Fra i modellatori della Stola si distinguerà particolarmente Stefano Ardagna per aver personalmente a mano risolto richieste di affinamento linee molto difficili  fortemente volute dal Direttore Walter Da Silva. 
Per questioni interne al gruppo Fiat Auto questo progetto subirà varie interruzioni e ripartenze, al punto che il modello di stile verrà  scelto solo nel 1994, per poi andare in produzione tre anni e mezzo dopo.
Nel 1994 la Stola è incaricata di realizzare le matematiche di classe A, di fresare il master verifica matematica, di progettare la scocca, le finiture esterne e interne e non ultimo una rivisitazione del pianale di origine della Lancia Kappa.
Il lavoro è principalmente svolto negli uffici della Stola di Cinisello Balsamo e in parte in quelli di Rivoli, e i progettisti si confronteranno con grande efficacia con quelli del cento tecnico Alfa Romeo di Arese.

02Alfa Romeo Tipo 936 schema giochi/tolleranze interni e esterni.

03Il quadro sinottico completo del progetto Alfa Romeo 166 realizzato dalla Stola s.p.a. per Fiat Auto a firma Autec.

04Un dettaglio del quadro sinottico. 05Tabellina di progetto, in evidenza la società Autec

06I dettagli del quadro sinottico del progetto Alfa Romeo 16607I dettagli del quadro sinottico del progetto Alfa Romeo 166

Le matematiche di classe di Classe A e la fresatura del master, sono eseguite nella sede di Rivoli dal solito Team di Massimo Stola, Carlo Mantovani e Vittorio Della Rocca.
Le attività di progettazione sono sotto la direzione tecnica di Gottardo Bustreo assistito per i contratti e gli acquisti da Carlo Biassoni, i quali incaricheranno Piero De Micheli Capo Progetto.
Fanno parte della squadra Roberto Arpini, Marco Destefano, Roberto Bianchi, Marco Brizzolara, Giuseppe Di Nunno, Marco Criveller e Paolo Zerbini.
I progettisti della Stola si confronteranno per tre anni con gli uomini dell’Alfa Romeo il cui Capo Progetto è Ezio Villa assistito dai colleghi  Giuseppe Longoni, Pietro Tagliaferro, Luigi Verga, Roberto Guandalini, Domenico De Felice e Masera.
Tutto il progetto verrà sviluppato con il sistema Computervision anche se nella fase preliminare di fattibilità tecnica si inizierà con il classico tecnigrafo.

08

 

 

MAGGIO 1992

01Ottobre 1992 Heuliez Raffica Gli ultimi momenti prima
della consegna del modello. Si riconosce Calò
e al fondo Sellan Sante.
Nel maggio del 1992, la francese Heuliez contatta la STOLA s.p.a. per richiedere la costruzione di un modello di stile con porte apribili a capote elettrica.
L’obiettivo è presentare il modello quattro mesi dopo, a ottobre, nel loro stand Heuliez al successivo Salone dall’Automobile di Parigi.
Il design di questo modello è di Marc Deschamps, stilista molto conosciuto in Italia per essere stato Direttore di Stile Bertone.
Vittorio Della Rocca, Capo Officina della modelleria degli Stola, eccezionalmente per questo modello lavorerà anche come Capo Squadra, visto il poco tempo a disposizione e le tantissime modifiche di stile richieste da Deschamps.

02Ottobre 1992 Heuliez Raffica Foto ufficiale prima della presentazione al Salone dell'Automobile di Parigi.

 

ESTATE 1992

01L'Ingegner Leonardo Fioravanti.Nell'estate del 1992, la STOLA s.p.a. esegue un modello di stile per la Fioravanti s.r.l., è una berlina di medie dimensioni per la Fiat, denominata New Large.
Lo stile è dello stesso Ingegner Leonardo Fioravanti, conosciuto nel mondo per le più straordinarie Ferrari da lui disegnate nel lunghissimo periodo trascorso in Pininfarina dal 1962 al 1987.
Nei volumi, il design è molto raffinato ed equilibrato, denotando da subito grande personalità.
Tutte le modifiche manuali dopo la fresatura del modello sono indicate ai modellatori con grande attenzione per ogni dettaglio dall'Ingegner Fioravanti stesso.
Nello stesso periodo la modelleria eseguirà anche un’altra versione di New Large direttamente per la Fiat, e lo stile è di Andreas Zapatinas.
In sostanza, la New Large dovrà sostituire in un futuro la Fiat Croma, cosa che però non avverrà per decisioni strategiche della casa automobilistica torinese.
Purtroppo non esistono foto dei due modelli realizzati in STOLA s.p.a. per la Fioravanti s.r.l. e la Fiat s.p.a.

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