1982
Nei primissimi giorni del 1982 Fiat Auto e Saab raggiungono un accordo definitivo di collaborazione per lo sviluppo di automobili con l’autotelaio e le quattro porte condivise.
Si tratta di un concetto di sinergie fortemente voluto dall’Ingegner Vittorio Ghiedella A.D. di Fiat che darà origine al “Progetto Tipo 4”.
Saranno cosi ingegnerizzate e poi costruite la Lancia Thema, la Saab 9000, la Fiat Croma e un po più tardi con modalità diverse ( le porte erano invece specifiche ) l’Alfa Romeo 164.
Da questo “progetto tipo 4” nascerà un rapporto di lavoro importante e duraturo con la Saab e più avanti nel tempo anche con la Scania.
Il primo contatto con la casa automobilistica svedese, per la Alfredo Stola & Figli avviene a Ginevra l’anno precedente con l’occasione di un particolare salone espositivo, chiamato SITEV, esclusivamente dedicato all’incontro fra fornitori e case automobilistiche.
L’ingegner Alberto Sasso accompagnato da Margherita Stola saranno introdotti dal Dottor Riccardo Bussolati di Fiat Auto alla delegaziome Saab presente all’evento.
Poco prima di Natale concomitante con la festa di Santa Lucia, Roberto Stola e l’Ingegner Sasso voleranno a Trolletthan in Svezia ( con 3 scali e 9 ore di viaggio ), in conseguenza di quel salone per incontrare i Direttori Sven Solvang e Gustav Leftinger rispettivamente dei dipartimenti tecnologie e acquisti.
Il design degli esterni della Tipo 9000 è lavoro di Italdesign, e questo sostanzialmente è dovuto al fatto che parallelamente è lo stesso Giugiaro a disegnare la Lancia Thema e la Fiat Croma.
In ogni modo il Centro Stile Saab diretto da Bjorn Enval seguirà in maniera propositiva ogni attività di design degli esterni realizzati a Moncalieri anche attraverso numerosi viaggi in Italia.
Lo stile degli interni invece sarà realizzato interamente in Svezia dal Team stile Saab di Trollhattan.
Nello stesso periodo l’Ingegner Guido Toninelli come consulente, fino al 1989 lavorerà insieme con l’Ingegner Alberto Sasso ed Alfredo Stola nella complessa gestione del cliente Saab per la Tipo 9000 nelle declinazioni Base, CD, CS, 900 Aero e 900 Cabrio.
Il progetto 9000 è molto esteso in quanto oltre al classico master model, la Alfredo Stola & Figli per la Saab realizzerà il 100% di ogni singolo particolare delle automobili in tutte le tre versioni, sia per gli esterni, le strutture e gli interni abitacolo, vano baule compreso.
Per ogni matricola verrà costruito un modello dimostrativo, una resine negativa, due resine positive e un calibro di controllo.
Saranno realizzati i modelli dei particolari più inusuali come guarnizioni, molure, maniglie, pulsantini, tappetini e addirittura le parti interne dei gruppi ottici.
In una specie di simultaneus engineering ancora sconosciuto per quel periodo la maggior parte dei fornitori Saab di produzione ( in particolare gli stampisti della plastica ) si rivolgeranno alla modelleria degli Stola per rendere più efficace ed efficiente il proprio lavoro, per raggiungere il massimo allineamento tecnico e soprattutto evitare ogni perdita di tempo.
La stessa identica procedura si farà per la tipo 900 Cabrio con l’aggiunta solo per questo progetto, della fornitura di tutti gli stampi in ghisa per lo stampaggio delle lamiera esterne e interne specifiche, che verranno realizzati direttamente per Saab dalla societá SAT a Beinasco, proprietá esclusiva di Roberto Stola.
La casa automobilistica svedese si avvarrà per il proprio collaudo di delibera modelli, resine e calibri della consulenza della società inglese IAD che lavorerá residente nel reparto qualità degli Stola a Torino per otto anni utilzzando le tracciatrici DEA; la tolleranza dimensionale ammessa è di 0,2 ( due decimi di millimetro ).
In tutto questo tempo per la 9000 e la 900 Cabrio ogni quindici giorni i manager della modelleria di Trollhattan Tord du Hane e Pereic Hoglund saranno a Torino per un’estenuante avanzamento lavori senza nessun limite di orari.
Sebbene più rare saranno in questi intensi anni, molte le visite a Torino del Direttori degli acquisti e delle tecnologie Gustav Leftinger e Sven Solvang
Forse più di cento viaggi in Svezia verranno fatti da Sasso, Toninelli, Roberto e Alfredo Stola, e in quel periodo per arrivare alla Saab con i vari scali e l’ultimo spostamento in automobile occorreva un giorno intero; per passare la frontiera era ancora necessario il passaporto.
La Saab 9000 sarà anche l’occasione di conoscere Bjorn Envall, il primo stilista non italiano incontrato dai signori Stola.
Una conoscenza straordinaria che dopo qualche tempo darà la fiducia alla Alfredo Stola & Figli di imparare il lavoro della modellazione di stile Saab, e quindi non solo più modelli dimostrativi e master model.