1980
1987 A Villarbasse Alfredo Stola con Fabrizio Giugiaro e la sua DeLorean DMC-12.
1979 un momento del collaudo di un modello con una DEA motorizzata con uno speciale sensore alla punta di rubino.Gli anni '80, come vedremo più avanti, porteranno una straordinaria rivoluzione tecnologica.
La differenza rispetto al passato e che ora i collaudi finali dei modelli si eseguono con le moderne macchine di misura computerizzate e motorizzate della torinese Dea.
I dati rilevati sono direttamente riportati attraverso stampanti su appositi moduli di carta.
Questa metodologia voluta dalla Ford è il preludio del collaudo in autocertificazione.
1979 La Stola Alfredo & Figli installa la macchina di misura DEA Delta 3d con campo di lavoro di 5500 mm. Ferrero Versino col camice bianco è l'operatore.
La modelleria è ben preparata avendo appena terminato un costoso programma di retrofizzazione a cura della stessa Dea per aggiornare tutte le macchine di misure già installate nel 1965.
1981 Il primo depliant della Alfredo Stola & Figli per mostrare ai clienti questo periodo di cambiamenti tecnologici.
22 febbraio - 2 Marzo 1981,
Milano Malpensa- New York - Detroit e ritorno. Boing 747-200 Alitalia .22 febbraio - 2 Marzo 1981,
Milano Malpensa- New York - Detroit e ritorno. DC 10 North West.
1981 Detroit al centro espositivo Cobo Hall lo stand Alfredo Stola & Figli, a sinistra Guido Toninelli e a destra Alfredo Stola. In questa trasferta americana è presente anche l'ingegner Alberto Sasso.
1981 Detroit Cobo Hall, Umberto Agnelli in visita allo stand. A destra Alfredo Stola.Alfredo, nell'affiancare suo Zio Roberto in azienda, fra i primi incarichi all'estero nell'inverno del 1981 vola a Detroit insieme ad una delegazione della Camera di Commercio di Torino.
L'obiettivo è allestire e presenziare uno stand della ALFREDO STOLA & FIGLI al Salone dei Fornitori dell'Automobile presso il Cobo Hall.
La manifestazione americana si chiama SAE, ed è una iniziativa di consolidamento internazionale volta anche a mostrare a Ford Europa la visione globale di un loro "Partner Supplier" italiano.
Lo stand sarà onorato inaspettatamente anche dalla visita di Umberto Agnelli, uno fra i maggiori azionisti della Fiat.
Nello stesso edificio espositivo a Detroit, in occasione del Salone dell'Automobile, diciotto anni più tardi, la Mercedes esporrà la Show Car “VIsion SRL Coupé” realizzata a Torino dalla modelleria degli Stola.
Marzo 1981. Furono realizzate per l'occasine delle medaglie commemorative che venivano distribuite da un armatura medioevale posta nello stand.
1 marzo 1981 Fotografie di Guido Toninelli di una domenica mattina a Detriot down town.
Queste immagini riprendono tra le altre il famoso Renaissance Center, il vecchio tram gli antichi grattacieli degli anni 30 e un parcheggio adiacente al Cobo Hall, che racconta le automobili di quegli anni.
Nella fotografia con la bandiera americana si può notare l'hotel Pontcharirain dove soggiornarono Stola,
Sasso e Toninelli.
Il 2 marzo nel viaggio di ritorno in occasione del lungo scalo all’areoporto Kennedy di New York Alfredo Stola, Alberto Sasso e Guido Toninelli decideranno per veloce visita a Manatthan.
2 marzo 1981 New York. Alfredo Stola, Alberto Sasso e Guido Toninelli trascorrono 4 ore a Manatthan.
2 marzo 1981 New York Manatthan foto personalmente scattate da Guido Toninelli.
Nell'estate dello stesso anno Alfredo e Massimo Stola sono invitati due mesi consecutivi in uno stage di lavoro. La mansione è di operai apprendisti modellatori con tanto di camice e pranzo in mensa presso lo stabilimento Ford di Colonia-Niehl.
L'opportunità concessa dal direttore Munsch è un modo per integrare le relazioni tecniche fra la Ford e la modelleria torinese e soddisfare il desiderio di far fare esperienza pratica, al di fuori della famiglia, da parte dello Zio per i sui nipoti.
Certo è che quell'esperienza in stage a Colonia migliorò i rapporti tecnici e di comunicazione, in quanto si ebbe l'opportunità di trasferire la loro tecnica di costruzione, mettendo anche le basi del collaudo in autocertificazione.
Quello stage, tra l'altro, fece capire che per continuare la cooperazione con la Ford, la ALFREDO STOLA & FIGLI si sarebbe dovuta dotare al più presto dei sistemi "hardware prime" e software "PDGS" usati in tutti i loro stabilimenti nel mondo.
Marzo 1981 Massimo Stola lavora alla tastiera del primo computer Helwet Packard 1000 acquistato dalla Alfredo Stola & Figli.
Una nuova travolgente innovazione tecnologica nel 1980 si fa sentire nell'ambiente dei modellatori e più ancora nell'industria automobilistica; la realizzazione dei modelli a controllo numerico attraverso la fresatura automatica con apposite fresatrici a tre assi.
Davvero una rivoluzione assoluta nell'ambiente, nata come altre innovazioni negli Stati Uniti d'America. I primi a sperimentare questo nuovo modo di lavorare in Italia sono i due colossi Fiat e Aeritalia e la Carrozzeria Pininfarina.
1981 Il progetto dello schema di flusso delle attività, progettato da Roberto e Massimo Stola per regolare le elaborazioni di costruzione modelli a controllo numerico.
Nasce l'acronimo Cad Cam (Computer-Aided Design e Computer-Aided Manifacturing) e ancora oggi é usato nello stesso modo, anche se evoluto nelle prestazioni anno dopo anno.
Roberto Stola con coraggio di pensiero e di finanza promuove all'interno dell'azienda questo cambiamento totale, la ALFREDO STOLA & FIGLI é la terza modelleria in Italia dopo la FIAT e la Pininfarina ad utilizzare il Cad Cam.
1981 Il primo plotter a pennini con diversi colori tipo Zeta.
1981 viene installata la Mecof Cs 10 a controllo numerico. All'inizio viene usata come una normale fresa, non sapendo usare il controllo numerico.I primi grandi investimenti sono una fresa da stampi a controllo numerico a tre assi Mecof tipo Cs 10 con un campo di lavoro di 8 metri, gestita da un controllo ECS, due computer Hewlett Packard 1000 e un plotter Zeta a rullo da 1500 mm.
Sono anni pionieristici, fatti di notti e domeniche passati a realizzare i programmi software e i rilievi dei disegni con il righello e a preparare i nastri perforati di carta azzurra per trasmettere i dati al controllo numerico.
1981 Massimo Stola nel reparto centro di calcolo di Via Villa Giusti.
Massimo Stola
Massimo, figlio di Giuseppe Stola della fonderia di ghisa, é il giovane uomo che inizia questa attività inserendosi in azienda dal settembre del 1980.
Il suo è un lavoro di grande intelligenza e sacrificio, i computer sono ancora strumenti per pochi e i software specifici non esistono in quanto non in vendita.
Massimo Stola compila di persona i programmi, attingendo dai lavori dei primi studiosi di modelli di superfici tridimensionali, in particolare dei matematici Steven Anson Coons e Pierre Bèzier.
1981 La perforatrice dei nastri di carta per il funzionamento del controllo numerico.1981 La stampante Helwet Packard.
Si intuisce che il cambiamento non é solo tecnico ma anche umano, infatti i modellatori specializzati, che sono una cinquantina con un'età media di 45/50 anni, sono abituati da sempre a costruire i modelli con lo scalpello e la sgorbia, tracciandoli e misurandoli con il truschino.
Il pensare che una macchina possa fresare in automatico un modello é una cosa inaccettabile per la loro professionalità e, soprattutto, subentra il pensiero di poter perdere per sempre il lavoro.
La realtà è diversa perché dei modellatori c'è sempre bisogno per preparare il materiale da mettere sotto fresa e per rifinire a mano il modello eliminando le creste dell’utensile dopo la fresatura ed eseguire la tracciatura dei fuori figura.
Nel 1981 la ALFREDO STOLA & FIGLI viene coinvolta marginalmente attraverso la società di stampaggio plastica Gallino di Rivalta Torinese per realizzare un master di collaudo per il frontale della Lada Vaz Samara.
Un progetto per quel tempo molto innovativo, tant’è che la casa automobilistica russa affidava la progettazione completa alla Porsche Engineering.
Il compito della Gallino é di stampare in plastica il particolarissimo frontale, il cui materiale plastico non é solo per il paraurti e la griglia anteriore ma anche e soprattutto per una specie di anello a cornice posizionato alla fine del cofano e dei parafanghi anteriori.
La Gallino chiede agli Stola, vista la loro esperienza, di progettare un super calibro di controllo per misurare gli accoppiamenti di tutte le parti frontali, inclusi i due fanali.
Visto il contratto con Porsche, la Gallino chiederà di non fare fotografie per l’unicità della soluzione per quel tempo.
La prima busta paga dell’allievo diventato modellatore nel 1980 Walter Boscolo.È un periodo di diffidenza, ma Roberto Stola riesce a convincere i suoi lavoratori che nulla di negativo sarebbe successo a loro, anzi promette che nuove opportunità e altri tipi di specializzazioni sarebbero nate da questa moderna tecnologia.
Nel frattempo, come conseguenza di questi cambiamenti, c’è l’esigenza urgente di una nuova professionalità; il matematizzatore di superfici.
C’è la necessità che il "nuovo modellatore" effettui rilievi manuali dai complessi disegni tecnici, e che inserisca nel computer le coordinate matematiche, e una volta elaborati i dati attraverso un percorso utensile siano inviate le istruzioni al controllo numerico della fresatrice.
Vengono istituiti tre corsi professionali nel 1979, nel 1980 e nel 1982 con la sovvenzione della Regione Piemonte e la partecipazione attraverso una selezione di studenti delle scuole tecniche professionali di Torino Arti e Mestieri, San Carlo, e Giovanni Plana.
I tre corsi annuali verranno svolti in via Villa Giusti 68 nell'entrata secondaria dell'azienda ed in tutto verranno formati quarantacinque allievi.
1979 carta intestata del corso modellatori
della Alfredo Stola & Figli. 1979 comunicazione per adempimenti fiscali
per l’allievo Walter Boscolo.
L’attestato di Qualifica Professionale del corso modellatori dell’allievo Carlo Mantovani.
1981 In via Villa Giusti il reparto già operativo del primo corso modellatori.
1981 Maccarini traccia un modello
in legno di cirmolo.Michle Adamo uno dei professori controlla il modello appena eseguito dall'alievo Tornatore Aniello.
Torino febbraio 1982 in via Villa Giusti 68, gli allievi del corso 1981/1982 Bennici Salvatore, Rolando Maurizio, Ferrero Roberto, Spadone Saverio, Dinunno Giuseppe, Peiretti Aldo, Stola Alfredo, Mamusi Giuseppe, Leale Valentino, Rossi Adriano, Gualtiero Gianni, Carmignato Enrico.
Carlo Mantovani e Vincenzo Madonna parte di questo gruppo, sono assenti perché
impegnati nel servizio militare.
I Professori sono fra i migliori modellatori, quelli che hanno lavorato con il fondatore Alfredo Stola ormai prossimi alla pensione; sono Francesco Nada e Aldo Peiretti, coordinati dal giovane Michele Adamo, Capo Collaudatore alle tracciatrici DEA.
Questa scelta di coinvolgerli come professori in quanto esperti convinse tutti gli altri modellatori che la strada intrapresa da Roberto Stola fosse giusta per loro stessi e per l'azienda.
Ancora oggi, nel 2019, quasi tutti questi ex allievi ormai cinquantenni lavorano in Stola s.p.a. o in altre realtà in Italia e nel mondo, con incarichi anche di grande prestigio.
Questi ragazzi gradualmente dalla fine del 1981 vengono trasferiti dall'officina, dopo aver imparato a costruire i modelli a mano, al nuovo reparto denominato “Centro di Calcolo”.
I camici da lavoro sono ancora marroni, lo scalpello è sostituito da una tastiera collegata ad un computer, e l’officina viene sostituita con un ufficio open space.
Marzo 1982 I ragazzi formati al secondo corso professionale modellatori.
Da sinistra si riconoscono Carmignato, Ferrero Massimo Stola, Bennici e Rossi.
1982/83 Torino L'Alfredo Stola & Figli realizza i Master Model delle Fiat Duna berlina e sw.Le foto originali dei Master Model non sono state trovate.
La Ford Europa é di nuovo protagonista, affidando all'azienda degli Stola la fresatura del primo modello costruito a controllo numerico. È il gennaio del 1982 e in particolare è un padiglione del nuovo modello della fortunata serie Transit.
Marzo 1982 Massimo Stola con la fresatrice Mecof CS10 effettua la primissima prova di fresatura a controllo numerico
su due diversi padiglioni Ford di tipo Transit.
Praticamente un esperimento, dal rilievo manuale delle misure su disegno stampata su carta Mylar, alla fresatura a controllo numerico attraverso l'elaborazione al computer.
Questo lavoro viene totalmente eseguito da Massimo Stola, compreso il fare di persona l’operatore tecnico alla fresatrice Mecof Cs10.
Quello sarà un giorno davvero speciale e di cambiamento, il vedere nascere un modello senza l'uso degli scalpelli guidati dalle mani segnò per sempre l'inizio di una nuova era.
La fresatura dei modelli avverrà in modo graduale continuando, a seconda delle situazioni e della convenienza, a procedere anche con la tradizionale tecnica manuale. Ovviamente i modelli degli esterni sono i primi a essere fresati a controllo numerico e solo più tardi, nel 1986, l'ossatura della fiancata della Fiat Tipo sarà la prima struttura interna ad essere matematizzata e fresata a controllo numerico.
Marzo 1982, i dettagli della primissima fresatura a controllo numerico del padiglione del Ford Transit.Marzo 1982, i dettagli della primissima fresatura a controllo numerico del padiglione del Ford Transit.
Marzo 1982 un momento della fresatura del padiglione Ford Transit.
1979 Londra al Talk of the Town. Cena con i manager Ford. Da sinistra Jane Kallar, Sid Kallar, Don Bidwell e moglie, Alberto Sasso e moglie.Nonostante l'iniziativa dell'omaggio del cubo di sostegno per il master tipo Cargo del 1978, la Ford, per questioni logistiche e di controllo del processo, preferisce fare i futuri assemblaggi dei Master Model completi all'interno dei propri stabilimenti in Germania e in Gran Bretagna.
Nondimeno, in questi anni si fresano a Torino centinaia e centinaia di modelli singoli, sia per esterni che per interni, per i progetti Transit, Escort, Fiesta, Orion, Skorpion e Mondeo, diventando così in esclusiva la modelleria esterna della Ford Europa.
PER RAGIONI DI RISERVATEZZA INDUSTRIALE LA FORD IMPOSE ALLA MODELLERIA IL DIVIETO ASSOLUTO DI SCATTARE FOTOGRAFIE ANCHE SE PER L'ARCHIVIO AZIENDALE. ED E' PURTROPPO PER QUESTO MOTIVO CHE NON ESISTONO FOTOGRAFIE DEI LAVORI SVOLTI IN QUEGLI ANNI.
1979 Master Model e modelli Ford Escort terza serie.1980 Master Model e modelli Ford Sierra.
1980 Master Model e modelli Ford Fiesta seconda serie.1981 Master Model e modelli Ford Orion
1982 Master Model e modelli Ford Scorpio.1982 Master Model e modelli Ford Transit quarta serie.
1990 Master Model e modelli Ford Mondeo prima serie.
Il lavoro, seppur ordinato da Colonia era gestito dall'Inghilterra nella persona Sid Kallar, Project Manager della modelleria Ford Europa.
Il Manager inglese viaggiò ininterrottamente da Londra a Torino ogni due settimane dal 1978 fino al 1990, anno in cui andò in pensione.
Da quell'uomo e dall'azienda che rappresentava, i Tecnici e i Manager della ALFREDO STOLA & FIGLI impararono molto sulla programmazione dei metodi di lavoro anglosassone.
Novembre 1990 Sid Kallar (al centro con la cravatta) festeggia insieme ai tecnici e alle segretarie della Alfredo Stola & Figli il suo ultimo giorno di lavoro in Ford.
Da sinistra Sellan Sante, Alfredo Stola, Massimo Stola,
Sid Kallar, Alberto Sasso, Bolle, Hans Widdish,Da sinistra Grazia Bolla, Enza, Sid Kallar, Carla,
Sardi Giovanna e Laura Giunipero.
1990 Nella sala storica di Via La Thuile 71 Sid Kallar al centro con i due rappresentanti sindacali dell'azienda, a sinistra Danzi e a destra Cellura.1990 Sid Kallar e Alfredo Stola.
1980 Master Model Fiat Uno 5 porte1980 Master Model Fiat Uno 5 porte
1980 Master Model Fiat Uno 3 porte1980 Master Model Fiat Uno 3 porte
1980 Fiat Uno speciale Master ad uso dell'ufficio progettazione Fiat per verifica punto di saldatura visibili attraverso la pelle esterna trasparente realizzata in plexiglass.1980 Fiat Uno speciale Master ad uso dell'ufficio progettazione Fiat per verifica punto di saldatura visibili attraverso la pelle esterna trasparente realizzata in plexiglass.
1981 Fiat Uno calibri di controllo per lamierati esterni ed interni versione 3 porte.1981 Fiat Uno calibri di controllo per lamierati esterni ed interni versione 5 porte.
1980 Master Model leggero Lancia 037
costruito per Pininfarina1980 Master Model leggero Lancia 037
costruito per Pininfarina
1980 Lancia 037 Master Model leggero vista frontale
1980 Alfa Romeo - Arna Master di controllo di tutti i
lamierati della versione quattro porte.Per la Stola il primo lavoro di “reverse engineering" con
base di partenza la Pulsar / Cherry della Nissan.
1981 Piaggio Calibro di controllo Vespa PK1981 Piaggio Calibro di controllo Vespa PK
1981 Fiat Master Model tipo Regata.
1981 Alfa Romeo Master Model tipo 33 Sport Wagon ricavato dal Master Model 33 berlina.
1981 per Pinifarina Master Model della Ferrari Testarossa.
1981 per Pinifarina Master Model della Ferrari Testarossa.
1982 Alfa Romeo Master Model tipo 90.
1982 Alfa Romeo Master Model tipo 90 per controllo lamierati e vani.1982 Alfa Romeo Master Model tipo 90 per controllo.
1982 Alfa Romeo Master Model tipo Alfa 901982 Alfa Romeo Master Model tipo Alfa 90
1982 Master Model di una Ford Falcon per Ford Australia mai andata in produzione.1982 Master Model di una Ford Falcon per Ford Australia mai andata in produzione.
1982 I Master completi per lo più sono ancora fatti a mano. A livello sperimentale si prova a fresare
il Master Model della Fiat Uno che nel 1980 era stato realizzato a mano.
1983 Alfa Romeo Master Model tipo 75 per controllo lamierati.
Nel 1983 un'insolita commessa di lavoro viene proposta alla ALFREDO STOLA & FIGLI attraverso il reparto galleria del vento della Fiat di Orbassano.
L'Ingegner Nevio Di Giusto della Fiat deve realizzare un modello con fondo aerodinamico disegnato dal Professor Alberto Morelli, Docente di Aerodinamica al Politecnico di Torino.
Questo non è più un esperimento, ma un lavoro vero e proprio pagato dal cliente e in particolare è il primo modello monoblocco in scala 1:1 realizzato a controllo numerico dagli Stola.
1983 Costruzione del telaio aerodinamico regolabile.1983 Pinca alla fresatura in polistirolo del modello.
1983 Il modello aerodinamico disegnato dal Professor Alberto Morelli verniciato e pronto per essere testato al Centro delle gallerie del vento Fiat di Orbassano.1983 Il modello aerodinamico disegnato dal Professor Alberto Morelli verniciato e pronto per essere testato al Centro delle gallerie del vento Fiat di Orbassano.
1983 Roberto Stola nel suo ufficio al primo piano
di Via La Thuile 71.Fiat, Lancia e Alfa Romeo in questi anni '80 continuano ad essere dei clienti importantissimi e questa collaborazione con la Ford é vista positivamente come conferma della bontà del loro storico fornitore torinese da oltre sessant’anni.
Senza svelare nessun segreto, è nella naturalezza delle cose che dall'esperienza con il costruttore americano di base in Germania e in Inghilterra si condividano nuove idee tecniche.
Oltre alle metodologie, i materiali da modellazione e le strutture di sostegno in honeycomb e alluminio di origine svizzera e tedesca rappresentano un grande passo in avanti insieme a una più rigorosa metodologia di fresatura e collaudo.
La Ford, dopo questi primi quattro anni di collaborazione, chiede agli Stola di sviluppare con una ricerca l’idea di un Cubing di Controllo.
1993 Josef Munsch direttore dei reparti modelli e stampi della Ford europa fino al 1993 anno in cui è andato in pensione.L’esigenza nasce nel 1982 per i deludenti risultati di qualità della Ford Sierra nella fase di assemblaggio della pre-produzione.
Il progetto su carta eseguito dall'ufficio tecnico della ALFREDO STOLA & FIGLI viene approvato con soddisfazione dai dirigenti Ford.
La costruzione di questo Cubing sarà eseguita a Colonia e con molta probabilità si tratta del primo attrezzo di collaudo di un modello completo realizzato al mondo per il controllo di qualità per interni ed esterni da utilizzare a lato della linea di montaggio.
1982 Il Cav. Luciano Guasco della Fiat e Roberto Stola.In occasione del progetto Ritmo Restyling, la modelleria degli Stola nel 1982 propone alla Fiat un Cubing di controllo che verrà poi chiamato "Master di Montabilità". Presentato al reparto tecnologie Fiat diretto dal Cav. Luciano Guasco e al suo Assistente Antonio Luisolo, venne accolto seppur in forma parziale come prova per la sola parte anteriore.
Anche questa volta era in sponsorizzazione gratuita e fu una scommessa vinta, perché da quella volta la Fiat come gruppo pretese sempre per ogni modello di automobile in ogni sede di produzione un "Master di Montabilità".
1982 Master di Montabilità per interni Fiat Uno1982 Master di Montabilità per interni Fiat Uno
1988 Master Montabilità interni Fiat Tipo.1988 Master Montabilità interni Fiat Tipo.
1988 Master di Montabilità esterni Fiat Tipo.1988 Master di Montabilità esterni Fiat Tipo.
1988 Master di Montabilità parziale della plancia porta strumenti della Fiat Tipo.1988 Master di Montabilità parziale della plancia porta strumenti della Fiat Tipo.
1990 Master di Montabilità esterni Fiat Tempra.1990 Master di Montabilità esterni Fiat Tempra.
1990 Master di Montabilità esterni Fiat Tempra.1990 Master di Montabilità esterni Fiat Tempra.
1993 Master Model di montabilità per esterni Lancia Kappa
I Master di Montabilità furono dalla metà degli anni '90 promossi in Europa e Asia presso la maggiori case automobilistiche. E uno dei principali clienti divenne il gruppo Volkswagen.
La resina verrà sostituita dall'alluminio forgiato aeronautico e alcuni particolari saranno realizzati in fibra di carbonio.