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19 GIUGNO 2019

01Manifesto rievocativo del Lavoro della Famiglia Stola per l'Automobile svolto dal 1919 al 2019 nei settori modelli, prototipi, cubing e ingegneria.
Alfredo Stola con la sua piccolissima squadra fra il 1919 e il 1923 modellano varie versioni della Lancia Lambda,
fra il 2018 e il 2019 Studiotorino è advisor tecnico e di management del modello Iconiq Muse per magna Steyr Italia.
Si ringrazia per la realizzazione di questa opera grafica lo studio SPADACONCEPT.

In questo 2019 la presentazione del Concept Iconiq Muse immaginato a trazione elettrica con guida autonoma di livello 5, è un’occasione speciale per la Famiglia Stola  di celebrare i “100 anni di Lavoro per l’Automobile” .
La Lancia Lambda nel 1919 fu il primo "modello dimostrativo" in legno realizzato da Alfredo Stola Senior, oggi nel 2019 ancora un  Alfredo Stola è consulente tecnico e di management nella realizzazione del   "modello" porte apribile Iconiq Muse realizzato in fibra di carbonio.
In tempi diversi questi due "modelli dimostrativi" sono accumunati  dall’innovazione  tecnica nel metodo di costruzione e dalla visione dei loro "Ideatori--Committenti" proiettati nel futuro.

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Nel 1919 e nel 2019 ecco le due squadre di lavoratori che hanno realizzato i modelli dimostrativi della Lancia e dell'Iconiq.
Il modello della Lamba fu costruito in corso Racconigi 138, a Torino 100 anni fà, mentre oggi quello della Muse a Rivoli in via Ferrero 21/a.

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Il 19 giugno 2019 a Torino, nel conteso del Salone Parco Valentino, Andrea Levi consegna ad Alfredo Stola un premio assegnatogli dal Comitato d’Onore per i 100 anni di lavoro della Famiglia Stola per l’Automobile.
Questo momento unico e irripetibile è l’occasione per la famiglia di riunirsi nello storico castello del Valentino e vivere con intenso piacere la riconoscenza della comunità dell’automobile di Torino.

0607Torino 19 giugno 2019. Andrea Levi, insieme a Leonardo Fioravanti e a Paolo Pininfarina consegnano a Alfredo e Maria Paola Stola il riconoscimento “ I 100 anni di lavoro della Famiglia Stola per l’automobile”.

08Torino 19 giugno 2019. Da sinistra: Carlo Stola, Francesco Stola, Maria Stola Aimo, Alfredo Stola, Nena Stola Gollo, Margherita Stola, Patrizia Stola Flor, Claudia Stola, Maria Paola Stola Ariusso e Sergio Pininfarina.


30 GIUGNO 2019

Il 30 giugno 2019, in occasione di “Elègance et Automobile à Monte-Carlo, la Lancia Strato’s Zero riceve il premio “Prix Spécial du Jury” dalle mani della Principessa Charlene di Monaco.

 Monte Carlo 30 giugno 2019. Phillip Sarofim riceve dalla Principessa Charlene il premio " Prix Spécial du Jury".Monte Carlo 30 giugno 2019. Phillip Sarofim riceve dalla Principessa Charlene il premio " Prix Spécial du Jury".

Il 27 maggio precedente a Torino sulla pista del Lingotto Alois Ruf presenta il collezionista Phillip Sarofim ai signori Stola prima di un test della Zero in previsione del concorso di eleganza.

02Torino 27 maggio. Alois Ruf prima della salita sul Lingotto.03Torino 27 maggio. Phillip Sarofim, la Zero e Alfredo Stola.

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Torino 27 maggio 2019. Ad Alfredo Stola viene affidata la Strato's Zero per i test sulla pista del Lingotto.didascalia

Torino 27 maggio 2019. Sulla parabolica della pista del Lingotto Alfredo e Maria Paola si stringono la mano felici per l'inattesa esperienza.Torino 27 maggio 2019. Sulla parabolica della pista del Lingotto Alfredo e Maria Paola si stringono la mano felici per l'inattesa esperienza.

Dopo questa prova dinamica, viene affidato a STUDIOTORINO il progetto di una completa revisione meccanica con l’obiettivo di avere il prototipo nella massima efficienza a disposizione nel Principato il 26 giugno. Il futuro evento prevede un rally di oltre 40 km nelle montagne, e quindi bisogna tenere conto delle ripide salite e dell’intenso traffico cittadino e di quanto questa situazione possa influire sulle temperature del motore.
Ben consapevoli della responsabilità verso uno fra i più iconici Concept Cars della storia dell’automobile nato dal genio di Marcello Gandini per Bertone, STUDIOTORINO affronta con assoluto rigore tecnico e storico questa revisione meccanica decidendo di consegnare la Strato’s nelle mani esperte degli uomini dell’officina “Ferrari Service Torino”.

07Torino 29 maggio 2019. Alfredo incontra Aldo Carrabs titolare di Ferrari Service.08Torino 30 maggio 2019. Una foto ricordo con la Zero. G. Madonia, A. Stola e A. Carrabs.

Torino 30 maggio 2019. Presso il Ferrari Service Gandolfo Madonia inizia a lavorare sulla Strato's Zero. Madonia, in precedenza ha lavorato in Fiat nel reparto "Esperienze" e in seguito nel "museo Lancia".Torino 30 maggio 2019. Presso il Ferrari Service Gandolfo Madonia inizia a lavorare sulla Strato's Zero. Madonia, in precedenza ha lavorato in Fiat nel reparto "Esperienze" e in seguito nel "museo Lancia".

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Torino 31 maggio 2019. Il delicato momento dell'estrazione del motore dal suo vano. G. Madonia e A. Carrabs.didascalia

Torino 5 giugno 2019. Gandolfo Madonia inizia la delicata fase di revisione del motore. Quest'uomo conosce alla perfezione da quarantanni il non facile motore della Lancia Fulvia Coupé.Torino 5 giugno 2019. Gandolfo Madonia inizia la delicata fase di revisione del motore. Quest'uomo conosce alla perfezione da quarantanni il non facile motore della Lancia Fulvia Coupé.

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Torino 10 giugno 2019. Il rigore verso l'originalità del motore del prototipo è un assoluto.didascalia

Il motore è il Lancia 1600 HF Testa Gialla 818.540 posizionato in origine nel 1970 con una architettura completamente diversa dalla automobile Fulvia Coupè di produzione del 1965.
27 giorni di attentissimo lavoro eseguito da i meccanici Aldo Carrabs e Gandolfo Madonia con la continua assistenza di Alfredo Stola culminato con una prova protetta nella pista di Lombardore.

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  Lombardore 20 giugno 2019. Gandolfo Madonia e Alfredo Srtola iniziano i test in pista. L'obiettivo principale è la verifica della temperatura dell'acqua. Le condizioni climatiche di quel giorno in pista riportano 28° Celsius.

Lombardore 20 giugno 2019. La Strato's Zero viene sottoposta a due sessioni di test di 30 minuti ciascuno a andatura particolarmente veloce. Alla fine il prototipo verrà lasciato fermo con il motore al minimo per altri 30 minuti.Lombardore 20 giugno 2019. La Strato's Zero viene sottoposta a due sessioni di test di 30 minuti ciascuno a andatura particolarmente veloce. Alla fine il prototipo verrà lasciato fermo con il motore al minimo per altri 30 minuti.

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Lombardore 20 giugno 2019. Il team controlla e discute dei risultati dei test su pista.didascalia

Lombardore 20 giugno 2019. Una foto ricordo prima di ritornare al Ferrari Service. Aldo Carrabs, Alfredo e Maria Paola Stola e Gandolfo Madonia.Lombardore 20 giugno 2019. Una foto ricordo prima di ritornare al Ferrari Service. Aldo Carrabs, Alfredo e Maria Paola Stola e Gandolfo Madonia.

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Tutti gli obiettivi richiesti da Alois Ruf per conto del suo cliente sono stati rispettati, e per Alfredo e Maria Paola per un progetto così iconico, nei riguardi di Mr. Sarofim questa speciale consulenza sarà considerato in un modo particolare vista nel frattempo anche l’amicizia nata.

 

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28 giugno 2019. A. Stola e G. Madonia con la Panda Destriero assistono la Zero dal centro di Monaco per tutto il rally. A bordo della Strato's alla guida Phillip Sarofim in compagnia di Scott McIntosh.didascalia

Francia 28 giugno 2019. Foto ricordo del team in una sosta durante il rally. S. McIntosh, G. Madonia, A. Stola e P. Sarofim.Francia 28 giugno 2019. Foto ricordo del team in una sosta durante il rally. S. McIntosh, G. Madonia,
A. Stola e P. Sarofim.

29 giugno. Aloisa e Alois Ruf e Phillip Sarofim.	29 giugno. Aloisa e Alois Ruf e Phillip Sarofim. 3029 giugno. Phillip Sarofim e Maria Paola Stola.

Monte Carlo 29 giugno 2019. Nella Piazza del Casinò la Strato's Zero sfila nella prova dinamica in fronte alla giuria composta da Boutsen, Ramaciotti, Barricalla, Mestre e Philipssen. Alla guida Phillip Sarofim insieme ad Alois Ruf.Monte Carlo 29 giugno 2019. Nella Piazza del Casinò la Strato's Zero sfila nella prova dinamica
in fronte alla giuria composta da Boutsen, Ramaciotti, Barricalla, Mestre e Philipssen.
Alla guida Phillip Sarofim insieme ad Alois Ruf.

Monte Carlo 30 giugno 2019. Maria Paola Stola felice per il premio " Prix Spécial du Jury" vinto da Phillip Sarofim.Monte Carlo 30 giugno 2019. Maria Paola Stola felice per il premio " Prix Spécial du Jury" vinto da Phillip Sarofim.

 

5 LUGLIO 2019 

Per Studiotorino le tesi di laurea con gli studenti dell’università Iaad sono ormai un’appuntamento costante e l’occasione dell’anniversario dei 100 anni ne fanno un momento ancora più importante.
I titoli proposti ai due studenti sono particolarmente ambiziosi: “Dino ipotesi contemporanea” e “Una fuoriserie all’italiana su una classica muscle car americana”.

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“Dino ipotesi contemporanea” è il titolo proposto da STUDIOTORINO per la tesi di laurea esposta da Cristiano Umana il 5 luglio 2019 all’Università Iaad di Torino.
L’intenzione, ancora più di mostrare un ipotetico stile, è quella di studiare come possano essere nati straordinari progetti da una straziante storia d’amore di un padre per un figlio, destinato a morire giovanissimo per una malattia degenerativa.

01Torino 26 marzo 2019, il primo studio di Cristiano Umana per arrivare alla Dino contemporanea.

02Maranello 1954, Enzo e Alfredo (Dino) Ferrari insieme dalla finestra di via Abetone inferiore 4.Di questa tesi, la cosa che colpisce di piú, è che Enzo Ferrari per il cambiamento tecnologico più importante sulle sue automobili, ossia lo spostamento del gruppo propulsore tradizionalmente anteriore verso la posizione centrale posteriore, scelse il motore 6 cilindri a V.
Un motore studiato dal giovanissimo Alfredo Ferrari  e non a caso marchiato con il suo soprannome “Dino” solo dopo la sua morte.
In casa Ferrari questa straordinaria innovazione di riposizionamento del gruppo motore-cambio, avviene nel 1961 per la prima Formula1” denominata Dino 156 F1, ancora nel 1961 nella categoria Sport Prototipi la 246 SP, e nel 1967 con la Dino 206 GT seguita poi dalle 246 GT e GTS per la prima Gran Turismo di “Grande Serie” la cui produzione totale raggiunse i 4.067 esemplari.
Queste straordinarie Dino stradali GT e GTS, furono precedute  da tre  Prototipi ispiratori, presentati dalla Pininfarina nei propri stand ai Saloni  di Parigi nel 1965, a Torino nel 1966 e Francoforte  nel 1967. Essi sono rispettivamente denominati Dino 206  Berlinetta Speciale, Dino Berlinetta GT, e  Dino Berlinetta Prototipo Competizione.
Per lappunto da questi tre capolavori di Pininfarina, nellottobre del 1967 al Salone di Torino nello stand della Ferrari verrà finalmente presentata la Dino 206 GT.

031961 Ferrari 156 F1041962 Ferrari 196 SP

051967 Dino 206 GT05 011969 Dino 246 GT05 021971 Dino 246 GTS.

05 1Parigi 1965 la Pininfarina presenta il prototipo denominato Ferrari Dino 206 P Berlinetta Speciale .

05 21966 Dino Berlinetta GT05 31967 Dino Berlinetta Competizione

05 41963 Ferrari 250 LMDi quando e come Enzo Ferrari decise di volere il motore nella posizione  centrale, va raccontata come “eccezione” la Tipo 250 LM  del 1963.
Come giá scritto, Ferrari presentó nel 1961 con motore centrale, la sua prima Formula 1 e la sua prima Sport Prototipo, e nel 1967 la sua prima stradale omologata di grande produzione; di tutte queste automobili il motore era DINO a sei cilindri.
Questa 250 LM del 1963,  anche lei con motore centrale ma a 12 cilindri, nell’idea era di immaginare il rinnovamento della famosa 250 GTO  ( Gran Turismo Omologata) che aveva il motore 12 cilindri anteriore per le competizioni, e non a caso LM erano le iniziali di Le Mans.
La F.I.A. per insufficienti unità prodotte ( 33 in tutto su 100 richieste ) non rilasció l’omologazione per competere nella categoria Gran Turismo Omologate, e per questo fu costretta a correre nella categoria Sport Prototipi. In seguito nel 1966 pochissimi  esemplari poi  furono omologati per la circolazione stradale in modo privato.
Per questo motivo la 250 LM va considerata una Sport Prototipo.

 

Affrontare lo stile di un’automobile di Maranello è presuntuoso, ma trattandosi di una tesi di un giovane studente,  è da cosiderarsi un tentativo coraggioso e meritevole.
Prima di iniziare i lavori si è pensato di portare letteralmente lo studente prima al Salone di Ginevra, e poi a Modena e Maranello per  fargli respirare la magica atmosfera dei luoghi dove è nata la leggenda.
Passeggiata esterna della fabbrica, visita ai due musei, e assaporare il cibo nei ristoranti storici sono state le tappe formative.

06Torino 10 marzo 2019, un disegno preparatorio di Cristiano Umana per imparare a conoscere le sinuose curve della Dino classica.

Alfredo e Maria Paola Stola, relatori esterni, hanno invitato l’amico Wladimir Lasbugues come Tutor per avere il parere di un designer professionista con l’obiettivo di far cogliere a Cristiano Umana ogni minimo dettaglio storico, estetico e tecnico utile alla tesi.
2500 cc, 4 cilindri turbo e un electric power unit sono le caratteristiche che generano il nome di questa gran turismo ibrida “Dino 254 GT-H” la cui potenza totale è di 480 CV, le dimensioni di questa dino sono: lunghezza 4300mm, larghezza 1850mm, altezza 1200mm, passo 2550mm, e aparte l'altezza che è la stessa si può dire che rispetto alla Ferrari 488 è un'auto più piccola di circa il 19%.
In questa tesi è immaginata anche una versione spider con il classicco tettuccio rigido tipo targa, anche in questa occasione il nome è "Dino 254 GTS-H".

07Ginevra 5 marzo 2019. Alfredo Stola con lo studente Cristiano Umana al Salone dell'Automobile casualmente incontrano il Direttore del Centro Stile Ferrari, l'Architetto Flavio Manzoni.08Ginevra 5 marzo 2019.
Cristiano Umana, Alfredo Stola e Flavio Manzoni.


09Modena 23 marzo 2019, di fronte alla casa della Famiglia Ferrari una foto ricordo di Alfredo Stola,
Cristiano Umana e Wladimir Lasbugues.

10Modena, 23 marzo 2019. Nel museo Ferrari Wladimir Lasbugues racconta a Cristiano Umana la Dino 246.11Maria Paola Stola, Wladimir Lasbugues e Cristiano Umana
in una foto ricordo al centro del museo.

12Castelnuovo Rangone 23 03 2019. Da Pasticcino M.P. Stola, C. Umana, A. Stola, Pasticcino, W. Lasbugues
e C. Stola.
13Maranello 24 03 2019. Ristorante Il Cavallino M.P. Stola,
C. Umana,A. Stola, W. Lasbugues
e C. Stola.

1428 marzo 2019, Alfredo Stola e Cristiano Umana.15Alfredo Stola, Cristiano Umana e Maria Paola Stola.

16I disegni preparatori per la tesi di laurea "Dino ipotesi contemporanea"

17I disegni preparatori per la tesi di laurea "Dino ipotesi contemporanea"18I disegni preparatori per la tesi di laurea "Dino ipotesi contemporanea"

19Torino 5 luglio 2019. Cristiano Umana espone la tesi
"Dino ipotesi contemporanea"
20Torino 5 luglio 2019. Cristiano Umana espone la tesi
"Dino ipotesi contemporanea"

21Torino 5 luglio 2019. Presso l'università IAAD la commissione composta da Alfredo Stola, Maria Paola Stola,
Laura Milani, Pietro Nume e Alessandro Camorali.

Qualche giorno dopo l’esposizione della tesi, ci si è ritrovati a Villarbasse per impostare uno studio “Post Tesi”.
In questo modo il Tutor Wladimir Lasbugues ha potuto trasmettere a Umana tutte le migliorie in termini di affinamento linee e colorazione.
Cristiano Umana, senza più la pressione degli esami, ha potuto completare il disegno e quindi simulare in un certo senso un vero ambiente di lavoro e un responsabile a cui riportare un risultato.

22Villarbasse 24 luglio 2019. Circa tre settimane dopo l'esposizione della tesi, Maria Paola ospita il designer Wladimir Lasbugues che in veste di Tutor esamina e corregge i disegni di Cristiano Umana. L'obiettivo è affrontare insieme un periodo "Post Tesi" per ottenere un risultato più professionale possibile.

2314 agosto 2019. Questo disegno è il risultato del lavoro "Post Tesi" di Cristiano Umana sotto la supervisione
del suo Tutor Wladimir Lasbugues.

24Settembre 2019 nel lavoro di post tesi si è immaginata la versione spider con il classico tettuccio rigido tipo targa.

25Settembre 2019 nel lavoro di post tesi si è immaginata la versione spider con il classico tettuccio rigido tipo targa.

 

5 LUGLIO 2019

“Una fuoriserie all’italiana su una classica muscle car americana“ è il titolo proposto da STUDIOTORINO per la tesi di laurea dello studente Luca Barattolo esposta il 5 luglio all’Università Iaad di Torino.

01Torino 5 luglio 2019 “Una fuoriserie all’italiana su una classica muscle car americana”, ecco il disegno presentato
da Luca Barattolo alla Tesi di Laure presso lo IAAD.

Alfredo e Maria Paola Stola relatori esterni, hanno chiesto la presenza dell’amico designer Emanuele Bomboi come tutor con l’obiettivo di far cogliere allo studente ogni minimo dettaglio storico, estetico e tecnico del mondo “muscle cars”.
Da subito ispirati alla “Ford Mustang I Concept” del 1962, si vuole con questa tesi riproporre l’architettura con il motore centrale 4 cilindri come fecero i progettisti e designers della Ford oltre mezzo secolo fa.
La Torino del 2019 ipotizza un motore Ford 4 cilindri 2000 cc, supercharged V4 che sviluppa una potenza di 370hp. Esso è abbinato ad un motore elettrico dual front con una potenza di 200 hp per un totale di 570 hp.
Quindi una soluzione completamente opposta rispetto alle Mustang di serie prodotte sino ad oggi sempre con il motore anteriore.
Il nome di questa Mustang è Torino e le particolari grafiche giallo blu rappresentano i colori della città dove è nata questa tesi.

02Detroit 1962. La foto ufficiale Ford Mustang I, a sinistra il Vice Presidente Ford Herb Misch e il direttore del design Gene Bordinat. Motore centrale, 1500 cc,, V4 109 cv sono le caratteristiche tecniche del propulsore.

0329 marzo 2019 Luca Barattolo e Maria Paola Stola.04Maggio 2019. Emanuele Bomboi, L.Barattolo e M.P. Stola

05Lo schema tecnico ibrido della Mustang Torino.

06I primi bozzetti di Luca Barattolo. 07I primi figurini di Luca Barattolo.

08Ricerca grafica ispirata ai colori della città di Torino.

09Torino 5 luglio 2019. Luca Barattolo espone la tesi “Una fuoriserie all’italiana su una classica muscle car americana”10Torino 5 luglio 2019. Luca Barattolo espone la tesi “Una fuoriserie all’italiana su una classica muscle car americana”

11Torino 5 luglio. La commissione di laurea Maria Paola Stola, Laura Milani, Pietro Nume e Masato Inoue.

Qualche giorno dopo l'esposizione della tesi, ci si è ritrovati a Villarbasse per impostare uno studio “Post Tesi”.
In questo modo il Tutor Emanuele Bomboi con grande energia ha potuto trasmettere a Luca Barattolo tutte le migliorie in termini di affinamento linee e colorazione.
Luca Barattolo, senza più la pressione degli esami, ha potuto completare il disegno e quindi simulare in un certo senso un vero ambiente di lavoro e un responsabile a cui riportare un risultato.

12Villarbasse 24 luglio 2019. Circa tre settimane dopo l'esposizione della tesi, Maria Paola ospita il designer Emanuele Bomboi che in veste di Tutor esamina e corregge i disegni di Luca Barattolo. L'obiettivo è affrontare insieme un periodo "Post Tesi" per ottenere un risultato più professionale possibile.

1314 agosto 2019. Questo disegno è il risultato del lavoro "Post Tesi" di Luca Barattolo insieme al suo Tutor Emanuele Bomboi.

 Agosto 2019


01Logo ufficiale dell’evento The QuailRalph Debbas CEO di W Motors
, in occasione della Monterey Car Week 2019, decide di partecipare con una Fenyr SuperSport allevento The Quail a Carmel in Californiadove il 16 agosto sarà  esposta nello stand W Motors.

Alfredo e Maria Paola Stola sono personalmente  invitati a seguire  questo straordinario viaggio on the road diviso in due parti, iniziato a Los Angeles in direzione Dead Valley per girare un filmato, e nella notte un servizio fotografico a Las Vegas per poi tornare a Santa Monica.

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13 agosto 2019: Ralph Debbas e Alfredo Stola poco prima di entrare nella Death Valley.didascalia

0413 agosto 2019: Ralph Debbas guida la sua Fenyr nella Death Valley per il filmato.

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13 agosto 2019: appena arrivati all’Hotel Bellagio a Las Vegas; dietro la Fenyr Nael Alieh, Gareth Davies and Ralph Debbas. Il pargheggio della Fenyr per la notte al Bellagio.didascalia

0713 agosto 2019: la Fenyr in Las Vegas Down Town.

0814 agosto 2019: Alfredo Stola e Ralph Debbas a Las Vegas prima della partenza per Santa Monica.

Lultimo tratto é raggiungere Carmel sulla splendida strada Pacific Coast  1 West California” seguendo la carovana della Run Fuel.

Davvero unindimenticabile esperienza, con amici della W Motors conosciuti nel tempo come Gareth  seguire questa Fenyr SuperSport nella parte ovest degli Stati Uniti per oltre  1300 Km.

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15 agosto 2019: Maria Paola e Alfredo Stola con Ralph Debbas a Santa Monica prima della partenza per Carmel. Nel frattempo le operazioni di lavaggio e detailing della Fenyr prima di applicare gli adesivi della della Fuel Run.didascalia

1315 agosto 2019: Maria Paola Stola pochi minuti prima della partenza destinazione Carmel sulla Pacific 1

12 15 agosto 2019: sulla Pacific 1 la Fenyr poco prima di attraversare l’iconico Bixby Bridge.

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15 agosto 2019: nel centro di Carmel dopo il pranzo da Enzo. Nella foto si riconoscono Ralph Debbas, Stefan e Estonia Rufdidascalia

1516 agosto 2019: la Fenyr nello stand stand W Motors al The Queil.

È stato poi piacevolmente inaspettato incontrare nella stessa settimana John Lotz a Carmelanche lui a partecipare alla Monterey Week, e quindi poter rivedere la sua Ruf R Spyder di STUDIOTORINO, il secondo esemplare costruito, lunico con il motore senza compressore volumetrico.

1617 agosto 2019: Alfredo Stola con la Ruf R Spyder Studiotorino di John Lotz nell’area residenziale di Pebble Beach.

Davvero una straordinario e irripetibile  momento di pura passione per le automobili, non giorni di lavoro ma di vera vacanza.

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