SETTEMBRE 2000
A fine settembre del 2000, la Ferrari affida alla STOLA s.p.a la progettazione completa della F137, che verrà chiamata 612 Scaglietti in omaggio allo storico carrozziere - designer modenese.
Rispetto le precedenti 456M, e le 550 e 575M Maranello, la Ferrari richiede alla progettazione Stola che l’autotelaio, la scocca e le parti mobili siano tutte studiate per l’uso della lamiera di alluminio anzichè d’acciaio.
Questa precisa scelta tecnologica dell’alluminio non è casuale volendo aggiungere al numero 612 il nome Scaglietti si deve pensare all’icona delle Ferrari, la GTO, ma anche alla “one off” tipo 375 MM Coupè dell’attrice svedese Ingrid Bergman.
L’Ingegner Amedeo Felisa Direttore Tecnico della Ferrari, per questo progetto come non mai pretenderà dai suoi uomini e da quelli della Stola uno standard di qualità tra i più severi, e da subito vorrà gli Ingegneri Maurizio Rossi come suo responsabile delle pre-fattibilità di stile, l’Ingegner Maurizio Manfredini come capo progetto.
La possibilità di sviluppare l’ingegneria di questa F137 nelle due sale virtuali da pochi mesi installate nelle sedi di Rivoli e Cinisello Balsamo è molto apprezzata dalla direzione Ferrari.
Il primo livello della direzione tecnica della Stola è sempre la stessa: Carlo Biassoni, Gottardo Bustreo, Gianfranco Morlacchi, Alessandro Ghezzi, Giuseppe Castiglioni, Roberto Arpini, La Rosa e Piero De Micheli come capo progetto con l”inserimento operativo dell’Ingegner Carlo Alecci A.D. dal 1997.
I Team Leader della Stola sono Paolo Zerbini per scocca e finizioni, Giuseppe Castiglioni per le finizioni interne, Alessandro Ghezzi parti mobili, Roberto Lauber calcoli strutturali e Paola Busato distinta base.
Lo stile della F137 è opera della Pininfarina, ed è magnificamente inspirata alla Pininfarina 375 MM Coupè Speciale del 1954.
Durante la costruzione dei modelli di stile di esterni e di interni presso il Centro Stile di Cambiano i tecnici della Stola coordinati da De Micheli iniziano gli studi pre-fattibilità.
Il primo obiettivo per iniziare la progettazione vera e propria è avere i due Master Verifica Matematica validati.
Nei primissimi giorni del 2001, nella sede di Rivoli arrivano da Cambiano i due modelli di stile e la prima attività è una accuratissima scansione ottica a luce strutturata sui due modelli eseguita personalmemte da Roberto Planesio titolare dalla società Vectorin.
Il Team di Massimo Stola e Carlo Mantovani realizzerà le matematiche di classe A dell’esterno e dell’interno della F137 utilizzando per la prima volta la sala virtuale di Rivoli.
L’utilizzo di quest’ultimo importante investimento permetterà di ottenere grande qualità in ogni dettaglio grazie la visualizzazione delle superfici in lavorazione sul grande schermo tre metri per due retroproiettato in HD in visione tridimensionale.
La fresatura del Master degli esterni avverrà a Rivoli, mentre il Master degli interni verrà appaltato alla Modelleria Modenese.
Entrambi i Master verranno validati a Rivoli nella primavera del 2001 dagli uomini della Pininfarina, della Ferrari e della Stola.
Parallelamente i progettisti degli interni si occupano della definizione studi dei particolari plancia porta strumenti, mobiletto, pannelli porta, e i rivestimenti montanti, padiglione e baule.
Il gruppo di progettazione si amplia fino a raggiungere circa 50 persone suddivise per team.
Il software utilizzato è Catia V4 per lo sviluppo degli studi e dei componenti 3D.
Questa fase di progettazione nelle direzioni appena descritte è molto importante in quanto definisce le soluzioni tecnologiche atte a mantenere da una parte l’estetica richiesta dallo stile e dall’altra i costi finali dell’automobile.
L’utilizzo di entrambe le sale virtuali di Rivoli e di Cinisello Balsamo da parte dei progettisti dela Stola è praticamente totale, e questa possibilità farà si che i tecnici Ferrari saranno ancora più parte attiva nella condivisione delle soluzioni progettuali. In particolare nelle zone molto complesse per numero di componenti presenti tipo il vano motore la visualizzazione 3D stereoscopica consentita dal sowtware Catia Navigator consente agli specialisti di analizzare in virtuale i passaggi critici di tutti gli impianti.
Nel 2000 in italia le sale virtuali attrezzate per la progettazione dell’automobile sono davvero rare, e la novità che questo modo nuovo di lavorare, permette al cliente, al suo fornitore partner e ai molti codesigner di interagire insieme, in tempo reale davanti ad un grande schermo 3D animato da un computer.
Ferrari, Stola e i tanti codesigner che realizzeranno poi i particolari di produzione lavorano insieme su un’unica piattaforma per raggiungere gli obiettivi comuni pianificati: massima qualità con soluzioni tecnologiche d’avanguardia ad un costo corretto. Stabiliti gli obiettivi inizia la progettazione in 3D di ogni componente finalizzata alla costruzione degli stampi definitivi per la produzione.
La validazione dei progetti 3D avviene attraverso verifiche con sistemi elettronici virtuali e successivamente su i primi prototipi realizzati a Maranello.
Questa attività di grande responsabilità, per il progetto F137, viene affidata alla STOLA s.p.a. da svolgersi in gran parte del tempo presso gli stabilimenti Ferrari.
La Ferrari 612 Scaglietti verrà presentata in world premier il 4 gennaio 2004 all’Auto Show di Detroit.
I progettisti della Stola saranno invitati Avvocato Cordero di Montezemolo il 26 gennaio a Maranello insieme agli altri fornitori partner per ammirare la 612 Scaglietti in occasione della presentazione della monoposto F2004 alla presenza dei piloti Michael Shumacher e Rubens Barrichello.