07 FEBBRAIO 1978
Il 1978 per la famiglia Stola è un anno tragico, in un periodo sociale e politico molto complesso che coinvolge tutta la nazione, il 7 febbraio Francesco, alle ore 19.40 all'uscita dell'azienda davanti al civico 73 di via La Thuile a Torino, viene rapito.
Il sequestro avviene mentre sale sulla sua Fiat 130 Coupé per far ritorno a casa e lo scopo é l’estorsione.
Da subito le trattative con i malviventi sono seguite dal fratelli Giuseppe e Roberto insieme al Dott. Giuseppe Nuzzo, amico e commercialista di famiglia da sempre.
La concomitanza con il sequestro del Presidente del Consiglio Italiano Aldo Moro, avvenuto trentasette giorni dopo, la conseguente militarizzazione della penisola volta alla sua ricerca, e il varo della legge sul blocco dei beni di famiglia, saranno le probabili cause della terribile conclusione del sequestro; Francesco Stola, purtroppo non farà più ritorno a casa.
Il Dottor Nuzzo accetterà l'incarico di essere il curatore dello scomparso e il tutore di Alfredo, allora diciassettenne, fino al compimento del ventunesimo anno.
Il 27 luglio 1981, oltre tre anni e mezzo dopo il rapimento, il tribunale di Torino avvia la pratica per la dichiarazione di morte presunta.
Il suo corpo non sarà mai più ritrovato e il 15 luglio 1982 il tribunale con una sentenza dichiarerà il 18 marzo 1978 la data di morte presunta.
Francesco Stola lascia alle persone che ha incontrato nella sua vita il ricordo di un uomo gentile e generoso, e nella professione un modellatore fuori dal comune per qualità e velocità di esecuzione.
In fabbrica si vivono momenti di incertezza emotiva sia per la famiglia che per i lavoratori anche se la solidarietà di tutti, compresi clienti e amici, non verrà mai a mancare.
Inaspettatamente, nella primavera del 1978 la Ford Europa diventa cliente per un grande progetto completo.
Il reparto stampi e la modelleria di Colonia diretta da Jhosef Munsch hanno bisogno di molta capacità lavoro aggiuntiva per far fronte ai loro impegni straordinari; il modello in questione é il nuovo grande veicolo commerciale denominato Cargo.
Per la ALFREDO STOLA & FIGLI questo incontro segnerà la grande e propria svolta internazionale, anticipando la globalizzazione dalla fine degli anni '80.
L'Ingegner Alberto Sasso, nella posizione di General Manager, bene rappresenterà la modelleria in questo impegnativo passaggio tecnico-organizzativo con una delle più grandi case automobilistiche del mondo. Roberto Stola, intuendone la potenzialità e auspicando una collaborazione lunga e non solo finalizzata a sopperire la loro necessità momentanea, propone al direttore Ford di assemblare in un Master tutti i modelli esterni realizzati.
La particolarità commerciale é di offrire in sponsorizzazione gratuita la costruzione del cubo di sostegno in acciaio e di tutte le ore di lavoro per l'assemblaggio. Il manager tedesco accetta la proposta e così nasce il primo Master Model Ford assemblato a Torino. Da quell'idea, la collaborazione con Ford Europa andrà avanti per altri due decenni e mezzo coinvolgendo dalla fine degli anni '90 anche la sede di Detroit attraverso i marchi Lincoln, Mercury e Land Rover, in quel momento parte del gruppo Americano.
Un altro decennio é alle porte e l'ultimo Master Model di questi anni '70 sarà il tipo Piazza della Isuzu disegnata sempre da Giorgetto Giugiaro.
In questo periodo più che mai, le visite domenicali di Giorgetto Giugiaro alla modelleria di via La Thuile per esaminare le superfici del Master Model avvengono insieme a suo figlio Fabrizio, quindicenne. Da questi incontri fra i giovani Alfredo e Fabrizio nasce una vera amicizia, che prosegue tuttora.